Niccolo Macchiavelli al Magnifico Lorenzo di Piero di Medici.

1 : Sogliono il più de le volte coloro che desiderano acquistare gratia a presso un' Principe farseli innanzi con quelle cose che in tra le loro habbino più care, o de le quali vegghino lui più delettarsi; donde si vede molte volte esser' loro presentati cavagli, arme, drappi d'oro, pietre pretiose et simili ornamenti, degni de la grandeza di quelli.

2 : Desiderando io adunque offerirmi a la vostra Magnificentia con qualche testimone della servitù mia verso di quella, non ho trovato, intra la mia supellettile, cosa quale io habbi più cara o tanto stimi quanto la cognitione delle attioni delli huomini grandi, imparata da me con una lunga esperientia delle cose moderne, e una continua lettione delle antiche, la quale havendo io con gran diligentia lungamente escogitata et esaminata, et hora in uno piccolo volume ridotta, mando a la Magnificentia vostra.

3 : Et benche io giudichi questa opera indegna della presenza di quella, nondimeno confido assai che per sua humanità gli debba essere accetta, considerato che da me non li possa essere fatto maggior' dono che darle facultà a potere, in brevissimo tempo, intendere tutto quello, che io in tanti anni, et con tanti mia disagi, et pericoli ho conosciuto, et inteso.

4 : La quale opera io non ho ornata ne ripiena di clausole ampie o di parole ampullose o magnifiche o di qualunche altro lenocinio o ornamento estrinseco, con li quali molti sogliono le lor' cose descrivere et ornare, perche io ho voluto o che veruna cosa la honori o che solamente la verità de la materia et la gravità del' sogetto la faccia grata.

5 : Ne voglio sia riputata presuntione se uno huomo de basso et infimo stato ardisce discorrere et regolare e Governi de Principi; perche così come coloro che disegnano e paesi si pongano bassi nel' piano a considerare la natura de' monti, et de' luoghi alti, e per considerare quella de' bassi, si pongono alti sopra e monti, similmente a conoscer' bene la natura de Popoli bisogna esser' Principe et, a conoscer' bene quella de Principi, conviene esser' Popolare.

6 : Pigli adunque vostra Magnificentia questo piccolo dono, con quello animo che io lo mando; il quale se da quella fia diligentemente considerato et letto, vi conoscerà drento uno estremo mio desiderio che lei pervengha a quella grandeza che la Fortuna et le altre sua qualità gli prometteno.

7 : e se uostra Magnificientia dallo apice della sua alteza qualche uolta uolgerà gli occhi in questi luoghi bassi conoscerà quanto indegnamente io sopporti una grande, e continua malignità di Fortuna.